Mercoledì 9 ottobre p.v. alle ore 18.30, nel Teatro comunale “Fusco” di Taranto, nell’ambito del MAS Week 2019, promosso dalla Società di architettura e ingegneria MAS-Modern Apulian Style, sarà presentato e proiettato, in prima nazionale, il documento-video “L’ALTRA CITTÀ” (DVD formato Full HD, durata 26 minuti), prodotto dalla Fondazione Rocco Spani onlus, ente giuridico riconosciuto, con il sostegno del Garante Regionale pugliese per i diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà.
Introduzione e saluto: Gemma Lanzo (curatrice del MAS WEEK 2019). Presentazione: conversazione aperta tra Pietro Marino, critico e giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno” e Antonella Marino, curatrice e giornalista de “La Repubblica”.
Il video-documento “L’altra città. Un percorso partecipativo e interattivo nella realtà carceraria italiana”, per la regia di Alfredo Traversa, documenta e storicizza l’opera ambientale, già realizzata nella Casa circondariale “Carmelo Magli” di Taranto.
L’importante progetto sociale, culturale e artistico “L’altra città”, ha rappresentato una “prima assoluta” nel panorama delle iniziative culturali e formative realizzate all’interno delle carceri italiane.
«Non è l’arte che entra nei luoghi di detenzione – afferma il curatore generale Achille Bonito Oliva, critico e teorico dell’arte – ma è il carcere stesso che si fa opera d’arte, grazie all’apporto di quanti vivono in prima persona la reclusione, a coloro che vi operano e al pubblico finalmente recluso.»
L’esperienza artistica si è, quindi, cristallizzata nel video-documento, in due diversi momenti.
Il primo è costituito da una serie di interventi, aperta dall’artista Giulio De Mitri, che ha condotto un gruppo di detenute/i nell’attività progettuale e di didattica attiva. L’artista spiega, in maniera essenziale, l’importanza della didattica attiva nei confronti dei detenuti, motore creativo dell’intero progetto. Seguono gli interventi di: Giovanni Lamarca, comandante del reparto di Polizia Penitenziaria della Casa circondariale di Taranto, e Stefania Baldassari, direttrice della Casa circondariale, che hanno voluto fortemente il progetto, e di alcuni volontari (Anna Paola Lacatena, Giovanni Guarino, Salvatore Montesardo, Don Francesco Mitidieri) e detenuti, nonché di alcuni fruitori.
La seconda parte del video visualizza l’intero scenario dell’opera ambientale e la visita condotta dal magistrato-scrittore Giancarlo De Cataldo nella veste di recluso. Performer d’eccezione, egli evidenzia, nel lungo percorso, il dramma esistenziale della reclusione, conducendo quasi per mano il potenziale fruitore del video in questa esperienza singolare.
Significative riflessioni di Achille Bonito Oliva accompagnano l’intero video.
L’opera video è un lavoro rigoroso e poetico, ben condotto e a tratti commovente.