Dopo il recentissimo TALKinCRAC per la presentazione del saggio di Luigi Paolo Finizio “Astrattismo e dadaismo /Poetiche dell’antilirico. New York, Mosca, Zurigo, edito da Bibliotheka Edizioni, sabato 13 luglio alle ore 18,30 sarà presentato, negli spazi del Crac Puglia (ex Convento dei Padri Olivetani (sec. XIII), Corso Vittorio Emanuele II, n. 17 – Centro storico), nell’ambito della rassegna la “Diaspora del mito / La sponda ionica”, il saggio di Massimo Iiritano “Il dono di Prometeo. Varcare i sentieri dell’impossibile, tentare l’ultima soglia” (Edizioni, Diogene Multimedia, Bologna 2017).
Lo studioso prof. Massimo Iiritano afferma nel suo saggio che « il dono che Prometeo fa agli uomini, ancor prima del fuoco, è quello di allontanare gli uomini, per lo spazio della propria esistenza, dall’idea di morte e dal destino crudele che li attende e a cui Zeus, li aveva condannati senza appello, in principio, se Prometeo stesso non si fosse opposto. In tale opposizione, più che nel dono del fuoco, dunque, risiede il motivo della condanna di Prometeo.
Ha dato agli uomini una nuova vita. Effimera ma concreta, faticosa ma esperta di molte arti. Un viaggio doloroso in cui consumare quel fuoco “di civiltà” che cuoce le carni, dedica sacrifici, crema i defunti, e accende le cieche speranze che alimentano il senso del rimanere presenti a se stessi nella vita terrena. »
Introdurrà l’incontro il prof. Giulio De Mitri, presidente della direzione scientifica del CRAC Puglia, presenterà il saggio la nota scrittrice e saggista prof.ssa Clementina Gily, direttore del centro di ricerca OSCOM dell’Università di Napoli e direttore responsabile del periodico di attualità, cultura e filosofia “Wolf on line” . Interverrà la prof.ssa Lara Caccia, critico e storico dell’arte, docente all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Seguiranno alcune letture dell’attrice Giusy D’Auria, tratte dal saggio “Il dono di Prometeo”.
L’incontro, promosso e organizzato per i TALKinCRAC, è un’esperienza costruttiva e di confronto con i linguaggi della contemporaneità, dialoghi, scambi e riflessioni tra pubblico e noti addetti ai lavori, un work in regress per un work in progress.
L’occasione sarà propizia, anche, per visitare la mostra: Diaspora del mito / La sponda ionica, aperta al pubblico sino al 21 luglio 2019.
Massimo Iiritano, scrittore, saggista e docente universitario. È stato allievo e collaboratore di Sergio Quinzio, Bruno Forte, Sergio Givone, Massimo Cacciari. Ha svolto attività di didattica e di ricerca presso diverse Università italiane (Perugia, Siena, Napoli, Bologna, Venezia) e straniere (Erlangen, Swansea, Cardiff, Manchester). Già docente incaricato di Antropologia delle religioni all’Università per stranieri di Perugia, e alla Cattedra di Filosofia delle religioni dell’Università degli studi di Siena-Arezzo.
Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo: “Teologia dell’ora nona. Il pensiero di Sergio Quinzio tra fede e filosofia”, 2006; “Picture Thinking. Estetica e filosofia della religione in R.G. Collingwood”, 2006; “Dissoluzioni. La crisi dell’esperienza estetica tra arte e filosofia”, 2011; “Gioacchino da Fiore. Attualità di un profeta sconfitto”, 2015