Un mese di maggio che si presenta particolarmente ricco di appuntamenti culturali per il Crac Puglia che nella sua sede nell’ex convento dei Padri Olivetani, nel centro storico di Taranto sul Lungomare Vittorio Emanuele II n.17, ospiterà nuovi eventi tra presentazioni letterarie e una nuova mostra.
Riprendono infatti i TALKinCRAC. Domenica 5 maggio 2019 alle ore 18,30, nell’ambito della mostra personale del maestro Carlo Lorenzetti “Piegare la luce”, sarà presentato il Libro d’artista “Come da un lungo sonno” di Carlo Lorenzetti e Marco Vitale, edizioni “Il Bulino”, stamperia d’arte di Sergio Pandolfini, Roma, 2009.
Sabato 18 maggio alle ore 19:00, sarà inaugurata la mostra “DIASPORA DEL MITO. La sponda ionica”, curata dal critico e storico dell’arte Massimo Bignardi, professore di Storia dell’arte contemporanea presso l’Ateneo senese; l’evento si inserisce nel cartellone della Biennale della prossimità, manifestazione nazionale organizzata per la prima volta a Taranto.
Altro appuntamento TALKinCRAC domenica 19 maggio alle ore 18,30 nell’ambito della rassegna la “Diaspora del mito / La sponda ionica”, lA presentazione del saggio di Luigi Paolo Finizio “Astrattismo e dadaismo /Poetiche dell’antilirico. New York, Mosca, Zurigo”, edito da Bibliotheka Edizioni.
Il libro presentato il 5 maggio, “Come da un lungo sonno” è un libro d’artista che comprende dieci poesie di Marco Vitale e rilievi in acciaio su carta di Carlo Lorenzetti. L’edizione si compone di trentacinque esemplari (ogni esemplare è unico). Ogni esemplare reca nel colophon la numerazione e la firma degli autori.
Un TALKinCRAC tra immagine e parola. Se per Democrito la parola è l’ombra del pensiero, per noi l’immagine ne è la luce. Un incontro storico e poetico delle diverse culture, allo scopo di rintracciare antiche speranze, nuovi ritorni,dove verbo e immagine hanno la loro storia da raccontare.
Introdurrà l’incontro il prof. Giulio De Mitri, presidente della direzione scientifica del CRAC Puglia, relazionerà il dottor Silvano Trevisani, scrittore e giornalista professionista. Seguiranno letture di Giusy D’Auria.
L’incontro culturale, promosso e organizzato per i TALKinCRAC, è un’esperienza costruttiva e di confronto con i linguaggi della contemporaneità, dialoghi, scambi e riflessioni tra pubblico e noti addetti ai lavori, un work in regress per un work in progress.
L’occasione sarà propizia, anche, per visitare la mostra: “Carlo Lorenzetti. Piegare la luce”, aperta al pubblico sino al 12 maggio 2019.
Con la a mostra “DIASPORA DEL MITO. La sponda ionica”, inaugurata il 18 maggio, il CRAC Puglia prosegue l’impegno intrapreso – tra idea e prassi, tra pensiero e materia, tra metodologie e strumenti del disegno – momenti, soprattutto, ideativi che agiscono sul territorio come incubatore di azioni e interventi.
“La mostra – scrive Bignardi nel catalogo pubblicato da Gutenberg Editore – traccia un fil rouge sotteso ai linguaggi che hanno caratterizzato la scena artistica contemporanea, degli ultimi tre decenni. Sedici artisti provenienti da generazioni diverse e da diverse pratiche creative, i cui linguaggi sono segnati da una larvale riscoperta della Grecia, quale dimensione, avrebbe detto Hillman, archetipa «della nostra mente e della nostra cultura».
Il mito, anche se non dichiarato nei suoi aspetti formali, si era fatto largo nei linguaggi della cultura postmoderna che ha connotato gli ultimi tre decenni del XX secolo e poi, maggiormente, in questi ultimi, la cui scena sociale e culturale è sotto l’indice della surmodernità, ove la storia è proiettata nell’attualità. Pittura e scultura, in particolare, hanno espresso ed esprimono, una sorta di arretramento nel mitico che non corrisponde ad un segnale involutivo della cultura del ‘moderno’, bensì quale prospettiva di una capacità da parte dell’artista di reimmaginare la sua relazione con il naturale e l’umano”.
La mostra è divisa in quattro parti che si richiamano, per affinità, ad altrettante figure tratte dal dizionario mitologico e connesse al pensiero pitagorico, a quella Scuola nata nelle terre della Magna Grecia ionica: Mnemosine, Icaro, Orfeo e Dioniso.
La mostra propone opere, provenienti da istituzioni museali e da collezioni private, di: Hermann Albert, Nicola Carrino, Angelo Casciello, Bruno Ceccobelli, Claudio Costa, Giulio De Mitri, Stefano Di Stasio, Giannetto Fieschi, Omar Galliani, Giuseppe Maraniello, Luigi Pagano, Antonio Paradiso, Piero Pizzi Cannella, Francesca Poto, Angelomichele Risi, Guido Strazza.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 21 luglio 2019.
Per l’occasione è stata realizzata una considerevole pubblicazione edita da Gutenberg Edizioni, contenente le presentazioni di Giovanna Tagliaferro (Direttore della Fondazione Rocco Spani onlus) e di Ferdinando Creta (Direttore del Museo-ARCOS di Benevento); il contributo critico di Massimo Bignardi; le schede critiche e biografiche di Greta De Marchi, Francesca Maria Menchinelli, Silvia Neri e Maria Carmela Viviano e un apparato iconografico.
Il libro presentato il 19 maggio, il saggio di Luigi Paolo Finizio “Astrattismo e dadaismo /Poetiche dell’antilirico. New York, Mosca, Zurigo”, noto critico e storico dell’arte, è una ricostruzione storica-poetica della singolare stagione artistica d’incontro e interazione tra astrattismo e dadaismo nei primi decenni del XX secolo, nel quadro globale e geografico l’incontro tra astrattismo e dadaismo corre negli anni a cavallo della grande guerra con i suoi traumi e coinvolgimenti europei ed extraeuropei. La loro interazione poetica è stata animata da un sotteso rigetto del convenzionale protagonismo dell’Io lirico-soggettivo per mirare con ironia e coscienza critica contro ogni idealismo ed ipocrisia morale, ritenuti responsabili del dramma della guerra.
Introdurrà l’incontro il prof. Giulio De Mitri, presidente della direzione scientifica del CRAC Puglia, presenterà il saggio il prof. Massimo Bignardi, critico e storico dell’arte e docente di Arte Contemporanea all’Università di Siena. Interverranno il prof. Aldo Perrone, scrittore e responsabile del Gruppo Taranto e la prof.ssa Sara Liuzzi, critico d’arte e docente all’Accademia di Belle Arti di Torino. Seguiranno alcune letture di Giusy D’Auria.
L’incontro, promosso e organizzato per i TALKinCRAC, è un’esperienza costruttiva e di confronto con i linguaggi della contemporaneità, dialoghi, scambi e riflessioni tra pubblico e noti addetti ai lavori, un work in regress per un work in progress.
L’occasione sarà propizia, anche, per visitare la mostra: Diaspora del mito / La sponda ionica, aperta al pubblico sino al 21 luglio 2019.